RECENSIONE #39 – HAI CAMBIATO LA MIA VITA DI AMY HARMON.

BUON POMERIGGIO BEI LETTORI!

Oggi vi farò la recensione di un libro che mi ha letteralmente stupito. Non pensavo minimamente che fosse così. Ma tranquilli perchè vi spiegherò tutto, non temete.

Ringrazio la Newton Compton per avermi permesso di leggerlo e inizio subito la mia recensione. Stiamo parlando di:

Titolo: Hai cambiato la mia vita

Autore: Amy Harmon

Data di pubblicazione: 26/01/2017

Prezzo: € 9,90

Pagine:384

Sinossi: Lo trovarono nel cesto della biancheria di una lavanderia a gettoni: aveva solo un paio di ore di vita. Lo chiamarono Moses. Quando dettero la notizia al telegiornale dissero che era il figlio di una tossicodipendente e che avrebbe avuto problemi di salute. Ho sempre immaginato quel “figlio del crack” con una gigantesca crepa che gli correva lungo il corpicino, come se si fosse rotto mentre nasceva. Sapevo che il crack si riferiva a ben altro, ma quell’immagine si cristallizzò nella mia mente. Forse fu questo ad attrarmi fin dall’inizio. È successo tutto prima che io nascessi, e quando incontrai Moses e mia madre mi raccontò la sua storia, era diventata una notizia vecchia e nessuno voleva avere a che fare con lui. La gente ama i bambini, anche i bambini malati. Anche i figli del crack. Ma i bambini poi crescono e diventano ragazzini e poi adolescenti. Nessuno vuole intorno a sé un adolescente incasinato. E Moses era molto incasinato. Ma era anche affascinante, e molto, molto bello. Stare con lui avrebbe cambiato la mia vita in un modo che non potevo immaginare. Forse sarei dovuta rimanere a distanza di sicurezza. Ma non ci sono riuscita. Così è cominciata una storia fatta di dolore e belle promesse, angoscia e guarigione, vita e morte. La nostra storia, una vera storia d’amore.

RECENSIONE:

La storia è stata decisamente sorprendente e non mi aspettavo che potesse essere così. Ha inizio con le parole di Georgia che ricorda il racconto di sua madre, il racconto del piccolo Moses, abbandonato dalla madre in una lavanderia automatica. Moses è il figlio del crack perchè sua madre si drogava durante la gravidanza e per lui potrebbero esserci conseguenze mentali alla nascita. Per questo nessuno lo vuole, a parte la sua bisnonna Bibì che lo prende con se. E’ impossibile non conoscere la sua storia, finita sui giornali, telegiornali e quant’altro. 

Ed è proprio da questa storia che Georgia sarà affascinata e rapita, una volta che conoscerà effettivamente Moses. 

«Sarebbe uno spreco, Moses. Un enorme spreco! La gente rimane a bocca aperta davanti ai tuoi dipinti. Sono meravigliosi. Con il tuo dono, potresti guadagnarti da vivere. E bene. E allora, dipingi e basta, per l’amor del cielo! Mettiti in un angolo e dipingi! Sarebbe bellissimo! Perché devi pitturare i fienili, i ponti e le porte delle case?». Bibi alzò le mani, e avrei dato qualsiasi cosa per potermi spiegare. «Non posso. Non posso smettere. È l’unico modo per renderla sopportabile». «Rendere sopportabile cosa?» «La follia. La… follia nella mia testa».

La copertina ed il titolo italiani sono sinceramente fuori contesto e non mi piace ne una ne l’altra cosa. Vi mostro qui di lato l’originale : Come potete vedere la copertina è decisamente meravigliosa quasi uno dei tanti dipinti di Moses. E il titolo originale assolutamente in linea con la storia. Avrei preferito lo mantenessero così o quantomeno che venisse tradotto alla lettera. Infatti per me questa è la versione del libro ed è così che ho immaginato la copertina. Bella e piena di significato.

La trama non rispecchia totalmente il libro. Si è ben scritta e mi ha catturato molto. Il problema è che risulta quasi essere una semplice storia d’amore ma la storia non è soltanto questo. C’è un dono, un pizzico di magia e anche un pò di mistery. Anche un po’ thriller direi. In questa storia non manca proprio niente.

L’ambientazione è una cittadina piccola con uno sceriffo al controllo e tutte persone che si conoscono fra loro. Un ambientazione semplice e senza troppe pretese. Georgia che vive nel suo ranch con i cavalli, un posto decisamente carino.

«L’acqua è bianca quando è incazzata. Blu quando è calma. Rossa al tramonto, nera a mezzanotte. Ed è trasparente quando cade. È trasparente quando inonda la mia testa ed esce dalle mie dita. L’acqua è trasparente e lava via tutti i colori, lava via tutte le immagini». Non mi resi conto che stavo parlando finché Georgia non mi toccò. La spinsi via. Avevo bisogno di concentrarmi. Li stavo abbattendo. I muri stavano iniziando a cadere.

I personaggi sono stati molti e variegati. Ho apprezzato il rapporto fra Moses e Georgia davvero particolare e travagliato a tratti instabile. Sicuramente non facile, quindi, ma si rivelerà profondo.

Moses inizialmente è mistero. Un tipo silenzioso che nasconde un grande dolore, una profonda ferita dentro di se. E’ un pittore particolare ed oltre al suo carattere chiuso ed irrequieto ha una particolare attitudine che lo contraddistingue.

Georgia è una ragazza decisa, forte e coraggiosa. Ama i suoi cavalli ed il suo preferito è decisamente Sackett, il più buono di tutti. E vuole continuare l’attività di famiglia nel ranch con cui utilizzano i cavalli per la terapia ai bambini con problemi.

Bibì è la bisnonna di Tag. Si prende cura di lui ed è l’unica ad apprezzarlo per quello che è. Lo ama come se fosse sua madre e se ne prende cura da sempre. E’ una donna dolce e sensibile e trova sempre un lato buono per tutto ciò che accade.

Tag è decisamente l’opposto di Moses. Un belloccio tutto muscoli e poca testa. Impulsivo e testardo. Tag e Moses si incontreranno e si scontreranno fino ad assumere un legame sincero.

Ma ci saranno anche molti altri personaggi secondari che scoprirete man a mano che leggerete e che saranno decisamente importanti.

«Perché rimarrei comunque me», risposi. «E tu rimarresti te». «Che vuoi dire?» «Non possiamo fuggire da noi stessi, Tag. Qui, là, a metà strada o in un reparto psichiatrico di Salt Lake City. Io sono Moses e tu sei Tag. Questo non cambia. Quindi, o ci facciamo i conti qui, o ci facciamo i conti là. In tutti i casi, lo dobbiamo affrontare. E la morte non cambia niente».

Lo stile utilizzato è stato abbastanza scorrevole. Molto descritto nei particolari e nelle emozioni provate. E’ stato un alternarsi di due punti di vista, quello di Georgia che inizialmente domina la scena. Ma la storia si alterna decisamente bene e fra i due ho preferito decisamente Moses. Non per qualcosa di particolare ma perchè sembrava vero, forte e tutte le sue emozioni erano bianco su nero o a colori. Georgia è concentrata per la maggiore nei sentimenti verso Moses stesso e si perde un pò il flusso delle sue cose. Mi piace però il rapporto che avrà con Eli, ma non vi dirò di più, sappiatelo!

Il perno centrale è Moses. Inizialmente sembra un ragazzo con tanti problemi, il figlio del crack, ma risulta cambiare, svilupparsi da ragazzo a uomo. Il suo dono lo aiuterà a capire che può essere diverso e migliore anche attraverso la pittura con cui lui sfoga la sensazione di angoscia e tutto ciò che avviene nella sua testa. Il suo potere è grandioso anche se un pò terribile. E la cosa che lo spingerà a cambiare e a prendere in mano la situazione cercando di chiarire la sua vita e l’amore che prova per Georgia.

Come aveva detto Moses, se hai paura della verità, non la troverai mai. Ma per noi non era un problema. Infatti, non volevamo essere trovati. Lasciammo che la gente parlasse di quello che voleva e accettasse quello che poteva. I colori sbiadirono e i dettagli svanirono. E alla fine, sarebbe diventato soltanto un racconto. Dopotutto, era una gran bella storia. Una storia sul passato e il futuro, sui nuovi inizi e sulle cose che durano in eterno. Una storia di persone fragili, persone provate, persone folli e persone spezzate, e soprattutto, una storia d’amore. La nostra storia.

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Questo libro è auto conclusivo ma c’è un altro libro che è dato come una specie di seguito di questo volume. In originale si intitola The song of David che racconta appunto, la storia di David, detto Tag che incontrerete anche in questo volume. Non mi fa sperare bene come questo perchè non ho amato molto il personaggio di Tag in questo libro. Spero che tutto ciò sia solo una maschera in cui Tag si nasconde e che, il volume, si riveli bello come questo (Potete vedere la copertina originale qui di lato).

Ma torniamo a noi.

Questa storia è stata decisamente inaspettata.

Moses inizialmente sembrava un ragazzo qualunque con dei problemi dovuti alla sua nascita, invece è stato del tutto magica. Una sorpresa dopo l’altra. Moses ha un dono, se vogliamo chiamarlo tale.  E mentre inizialmente sembrerà una cosa che lo rende quasi pazzo, decide di sfruttarla a suo favore per rendere tutto un pò migliore.

Per tutto il tempo in cui l’ho letto l’ho immaginato vivido quasi fosse un film nella mia testa. Sembrava vero. Mi ha fatto ben sperare e mi ha davvero sorpreso pagina dopo pagina.

Una storia d’amore ma anche una storia di cambiamento, di crescita e di magia. Di sentire se stessi e di vivere cercando consapevolezze. Una scoperta che lascia a bocca aperta e che s’insinua dentro fino a diventare parte di noi stessi.

Il mio voto per questo libro è di: 5 pesciolini.

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Cosa ne pensate? Lo leggerete? Spero proprio di si.

A presto,

Sara. ©

21 thoughts on “RECENSIONE #39 – HAI CAMBIATO LA MIA VITA DI AMY HARMON.

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  2. Finalmente posso sclerare con qualcuno della bellezza di questo libro. Quando lo lessi, quasi un anno fa, nessuno lo conosceva perchè ancora non tradotto, quindi ho dovuto covare tra me e me l’euforia per questa storia. Bellissima recensione, concordo in pieno con te! La copertina, il titolo e la trama non rendono la bellezza di una storia profonda e particolare, ben lontana dai tipici romance. Moses mi ha fatto una tenerezza incredibile e Georgia l’ho adorata dall’inizio alla fine. Di certo, uno dei libri più belli della Harmon ❤

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  3. oddio quanto ho amato questo romanzo!!!! letto in digitale e subito comprato in cartaceo…non poteva mancare nella mia libreria …sarebbe stato un sacrilegio!!!
    l’ho divorato..e poi ho pianto quando l’ho chiuso ..non volevo che finisse…mai!!!un vero capolavoro!!!

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  4. non so dirti a parole quanto abbia amato questo romanzo… e sinceramente mi sono un po’ incazzata con la ce per queste copertine ridicole che fa… cioè obiettivamente con la cover originale e con la storia non centra assolutamente niente!! non vedo l’ora di leggere i successivi… la harmon è una certezza! ho letto tutti i suoi romanzi tranne uno… che ho sulla mensola… mi chiama, ma ogni volta ne ho così tanti che rimando… la storia di moses comunque è tanta roba… e per la maggior parte del tempo rimani in questa sorta di sofferenza/amore, per tutto quello che si è perso! non lo so è da leggere assolutamente… T_T

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  5. 5/5? Ottimo voto!!!
    Non ho ancora letto questo libro, anche se è presente nella mia reading list per i prossimi mesi.

    La tua recensione mi ha convinta ancora di più a leggerlo, anche perchè mi ha fatto percepire che rispecchia ciò che mi piace trovare in un libro 🙂

    D’accordo con te su cover e titoli: pessima scelta quella italiana… =(

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